Venti anni passati tra le mura di numerose caserme dell'Arma, hanno sviluppato un particolare senso di "carabinierità" come amiamo noi dire in gergo.
Pietro, pur non avendo mai indossato la divisa, ha aderito da anni ad una sola Associazione quella Nazionale dei Carabinieri e Milano lo accoglie tra le proprie fila già dal 1967.
Il suo sostegno (morale e con la mia tessera) a questa Organizzazione vuol essere la testimonianza di un grazie, innanzi tutto al padre che le stellette le ha portate per la sua generazione, per la mia, per quella dei miei figli e per quella dei miei nipoti, e poi testimonianza di un grazie a tutti i Carabinieri in servizio e non per quella
dedizione che ci fa sentire sempre cittadini di prima classe.

L'altra passione non può prescindere dalle radici della mia fanciullezza e della adolescenza: la Toscana con la sua campagna, il suo vino (un grande dono del Padreterno) la sua civiltà, la sua arte, la sua lingua, la sua insolenza ed il suo esser culla di tante cose.....
Non so se trascorrerò la mia vecchiaia in Toscana, ma se la trascorrerò altrove, per quelle terre francescane e rivoluzionarie, nutrirò la nostalgia di un emigrante.

Poi vennero i Quadri: non quelli dipinti, come spesso mi chiedono, ma i colletti bianchi! Si sono stato un colletto bianco. Prima Quadro in pectore, poi Dirigente ed ora che mi avvio inesorabilmente verso la pensione, mi resta il grande rammarico di veder buttato alle ortiche una incredibile mole di lavoro su questo tema. Devo arrendermi: non abbiamo eredi per questo movimento e la locuzione Dirigenti & Quadri viene sempre più fraintesa, mal pronunciata.....
Sono stato un colletto bianco e non lo sono più semplicemente perchè un giorno ho incrociato un amico giornalista Guido che mi ha coinvolto nella sua corte dei miracoli, che mi ha intrigato con quella sua deontologia, e che mi ha dato dei nuovi panni nei quali sto terribilmente bene!

Chi è Pietro Virgilio: l’uomo ed il professionista